La sostenibilità è ormai un fattore importantissimo ed estremamente attuale. Non deve essere solo a parole: negli ultimi anni, i torrefattori si domandano come rendere il loro caffè più tracciabile ed etico, nonché su quanto il loro lavoro impatti sull’ambiente.
Perché nella filiera del caffè ogni passaggio deve diventare a “impatto zero” (o almeno a meno impatto possibile) e anche il lavoro all’interno di una torrefazione è uno di questi aspetti importanti che tendiamo a dimenticare, oltre al trasporto e alla commercializzazione.
È proprio per questo che noi di Mokaflor e Caffèlab abbiamo deciso di mettere in atto un’importante evoluzione per ridurre le emissioni investendo in un impianto di torrefazione più: sostenibile, efficiente, automatico e digitale.
Per conoscere meglio questo processo di “eco-tostatura”, abbiamo intervistato l’ingegnere di produzione Fabio Mauro, responsabile del nostro progetto.
Fabio, raccontaci cosa ha di speciale questa tostatrice.
La macchina tostatrice è costruita con soluzioni innovative che permettono di avere costi energetici più bassi e di essere ecologica: la macchina è fornita di un sistema di ricircolo e recupero di aria calda. È un sistema che permette, sfruttando la stessa camera di combustione e lo stesso bruciatore, di riciclare, attraverso un particolare sistema di tubazioni, valvole pneumatiche, l’aria calda ed i fumi. Per ottenere è stata studiata una camera di combustione (eseguita con materiali refrattari, resistenti fino a 1200°/1400°), nella quale avviene continuamente il ricircolo dei fumi.
Insieme alla produzione di fumo e altre particelle nocive, probabilmente i maggiori problemi sono le emissioni di carbonio e i gas pericolosi.
“Il processo di tostatura avviene grazie al passaggio di aria calda all’interno di un tamburo girevole forato. L’aria calda attraversando il prodotto miscelato arriva al ciclone decantatore delle pellicole del caffè, le quali, a loro volta, vengono filtrate e smaltite in contenitori esterni. L’aria calda e i fumi di tostatura vengono introdotti nuovamente nella camera di combustione, ed i fumi, attraversando il sistema di ricircolo, vengono bruciati. Successivamente l’aria calda, purificata dal processo precedente, viene reintrodotta nuovamente nel sistema.”
Come viene gestito il recupero dei fumi?
Tutto il sistema di gestione per il recupero dei fumi è gestito automaticamente dal quadro di comando della macchina torrefattrice, tramite un PLC adeguatamente programmato e da strumenti di controllo della temperatura che verificano la temperatura della camera di combustione, del caffè e dei fumi grazie alle sonde situate in diversi punti di lettura della temperatura.”
Quali sono i risultati di questi processi e di questa eco-tostatura, quindi?
I risultati sono importanti: un risparmio energetico calcolato tra il 40 e il 45%, oltre che nell’acquisto e nella manutenzione dell’impianto. E poi c’è la compattezza del macchinario, in quanto chiusi all’ interno della macchina stessa abbiamo sia il processo di tostatura che la depurazione dei fumi, senza dover applicare voluminose strumentazioni esterne.