La Latte Art non è una semplice tecnica per rendere più instagrammabili i cappuccini. 

Come suggerisce il nome, è una vera e propria arte che prevede la realizzazione di disegni e forme sulla superficie di cappuccini ed espressi macchiati.

C’ERA UNA VOLTA

La storia vuole che ad inventarla sia stato proprio un barista veronese, un certo Pierangelo Merlo. Ma si sa: un conto è avere l’intuizione e cominciare a sperimentare, un altro, è far esplodere l’idea, rendendola famosa in tutto il mondo. Per questo, dobbiamo ringraziare David Schomer, un barista di Seattle, che ha reso i suoi cuori sulla schiuma dei cappuccini americani un segno distintivo, da metà degli anni ‘80.

Con un salto temporale di qualche decennio, arriviamo infine a Luigi Lupi, che ha cominciato a parlare di questa tecnica in modo professionale, fino alla diffusione di corsi di formazione specializzati per rendere gli appassionati dei veri e propri professionisti.

IL LATTE PERFETTO

Tra latte vaccino e alternative vegetali, scegliere il migliore per un buon cappuccino può trasformarsi in una vera impresa. Ma non temete: noi vi consigliamo l’Alta Qualità, il Fresco Intero o il Fresco Parzialmente Scremato per un risultato eccezionale. Nel caso in cui non voleste tradire il vostro latte preferito invece, non preoccupatevi troppo: anche la percentuale di grassi concorre a donare persistenza alla crema. 

ALL’OPERA: come si fa la Latte Art?

  1. Per il primo passaggio dovete recuperare un bricco, strumento indispensabile per montare il latte. La consistenza della schiuma è fondamentale per creare dei disegni a regola d’arte, ma per cominciare, vi suggeriamo di farla densa e compatta, per sperimentare con motivi semplici come cuori o stelle.

Se volete “vincere facile”, procuratevi un bricco con un “rompigoccia”: renderà il vostro lavoro più facile e la vostra opera più precisa. La temperatura ottimale del latte è di circa 60°: solo così vi assicurerete una montatura cremosa e omogenea.

  1. Avete già versato il vostro caffè, vero? È arrivato il momento di unire la crema di latte al vostro espresso. Ma prima, fatela roteare finché non diventa lucida. Attenzione: abbiamo detto “unire”, non “mischiare”. Siate decisi nel movimento!
  2. Versate più latte quando raggiungete metà della tazza, avvicinando il bricco al bordo.
  3. Poi tornate velocissimamente verso il centro per disegnare la parte superiore del vostro disegno.
  4. La vostra tazza è quasi piena? Ottimo, allora avete fatto le cose per bene. Rallentate il flusso del latte e spostatevi nei bordi per finire gli ultimi dettagli.

Parole d’ordine della Latte Art: sperimentazione, strumenti adeguati e abilità manuale.

 

LE TECNICHE

I passaggi che vi abbiamo mostrato sopra, fanno parte della tecnica base, anche detta pouring, durante la quale il vostro unico alleato sarà il bricco del latte. 

Se invece volete osare con disegni più particolari, dovete utilizzare alcuni strumenti ad hoc, come punte e pennini. In questo caso, la tecnica prende il nome di etching. Insomma, pensate al vostro cappuccino come a una tela bianca sulla quale potete sprigionare tutta la vostra creatività (e abilità).

L’ultima tecnica che potreste aver sentito riguarda i cappuccini 3D, nei quali le figure sembra che vogliano uscire dalla tazza. I più famosi sono senza dubbio i gattini: ovunque vi giriate, il web ne è pieno. Ma la loro, è un’altra storia.

 

Siete pronti a mettervi in gioco? 

Aspettiamo le foto dei vostri cappuccini instagrammabili, ma soprattutto, deliziosi!

 

Autore: Redazione di VINHOOD