Un caffè specialty in riva al mare. Numana è un piccolo comune situato tra il blu del mare Adriatico e il verde del Parco del Conero, nella provincia di Ancona. In questo piccolo paradiso italiano, lontano dalle affollate mete estive della riviera romagnola si trovano i Bagni Stella Marina di Michele Vaccarini che ha deciso di offrire una proposta particolare di caffè di qualità ai suoi clienti che ogni stagione arrivano da mezza Europa. Perché il caffè di qualità non va in vacanza e può essere gustato nelle sue versioni più adatte all’estate, come ci ha raccontato Vaccarini.

Michele, proporre caffè specialty in uno stabilimento balneare è sicuramente una proposta curiosa. Come è nata la tua passione?

Questo inverno ho iniziato a collaborare all’interno di una torrefazione di questa zona che mi ha introdotto al mondo dello specialty. Ho fatto una serie di cupping insieme a loro e parallelamente ho iniziato ad ampliare la mia cultura in questo campo, conoscendo varie proposte e realtà che proponevano caffè di qualità, come Caffèlab. A casa ho acquistato una macchina da caffè espresso per poter testare questi caffè ed è da questa passione che è nata l’idea di farli gustare anche nel mio stabilimento.

Come proponi questo genere di caffè al pubblico?

Questo caffè va raccontato. Va spiegato al cliente da dove proviene, che tipologia di caffè gli stiamo offrendo, i passaggi della filiera e quali aromi potrà trovare all’interno di una tazza. Col tempo ho elaborato un vero e proprio menù dove poter trovare le varie selezioni di caffè che vengono proposte sia in Espresso che in Cold Brew e Nitro. Ho anche realizzato una postazione dietro al bancone esclusivamente dedicata allo specialty, per valorizzarne la proposta.

Qual è stata la reazione dei tuoi clienti?

Lo scoglio del consumatore medio è la novità e il prezzo. Chi lo prova una volta però non torna più indietro: in tanti oggi arrivano al bar e chiedono ‘cosa c’è oggi?’ oppure ‘quale caffè hai nel macinino?’. Cerco di avere una proposta diversa ogni giorno. Per dare un’idea di quanto sia entrato nella cultura dei miei clienti questo genere di proposta posso solo dire che ogni fine settimana consumiamo oltre 2 chili di caffè specialty (una media da locale molto avviato! NDR)

Un grande successo, insomma. Ci sono strategie che hai rodato per far superare il primo scoglio che raccontavi?

Proporre un caffè non troppo importante la prima volta. In questo senso la LAB 100 di Caffè lab è perfetta: è la miscela che ha colpito di più la mia clientela perché è il giusto bilanciamento di sapori e perfetta come introduzione al mondo specialty. E’ una proposta “senza spigoli”, senza quella acidità spiccata che fa arricciare il naso a molti clienti poco smaliziati; credo che questo risultato sia ottenuto dal azzeccato connubio tra il caffè naturale e quello lavato. Molto positivo, perché si bilanciano a vicenda.

Hai fatto riferimento a metodi di estrazione come il cold brew o nitro. Sono formule vincenti per una proposta in riva al mare?

Assolutamente. Magari inizialmente ci sarà anche in questo caso da fare un po’ di lavoro nel proporlo, raccontarlo e farlo assaggiare. Ma sarà una proposta che andrà da sé con la stagione calda: non c’è niente di meglio di una bevanda fresca con i piedi dentro la sabbia.